Maschere facciali con il sangue mestruale: ecco perché NON hanno effetti benefici per la pelle del viso

Il sangue mestruale è sempre stato oggetto di credenze e miti: o tossico e pericoloso o cura miracolosa per alcuni problemi di salute, specialmente quelli legati alla pelle.

Si è così diffusa la pratica di fare maschere facciali utilizzando il proprio sangue mestruale: dopo averlo raccolto con la coppetta si procede quindi a spalmarlo sul volto e a lasciarlo “in posa” in attesa che faccia effetto.

Questo uso del sangue mestruale è legato probabilmente a un’interpretazione errata dell’uso delle cellule staminali e del plasma ricco in piastrine (e della loro capacità di rigenerare i tessuti), oltre che a una scarsa conoscenza della composizione del sangue mestruale.

Ma andiamo con ordine.

Da cosa è composto il sangue mestruale?

Nel sangue mestruale troviamo:

  • sangue
  • cellule morte dell’endometrio
  • cellule staminali
  • mediatori dell’infiammazione (prostaglandine, citochine)
  • enzimi
  • secrezione vaginale

A sua volta, la secrezione vaginale è composta da:

  • batteri
  • acido lattico
  • cellule morte della superficie della vagina
  • muco cervical
  • proteine

Se il sangue mestruale nutre l’embrione e il feto, come può non nutrire la mia pelle? (Spoiler: è tutto sbagliato)

Molte persone che praticano e sostengono la pratica delle “maschere mestruali” e credono nelle loro proprietà benefiche argomentano la loro posizione sostenendo che il sangue mestruale è in grado di “nutrire” l’embrione e, di conseguenza, è impossibile che non possa nutrire la pelle.

Cosa c’è di sbagliato in questa teoria?

L’embrione si impianta nell’endometrio e, come abbiamo visto, le cellule (morte) dell’endometrio sono solo una piccolissima parte della composizione del sangue mestruale.

Per giunta, dire che “il sangue mestruale” nutre l’embrione è falso perché durante la gravidanza il sangue mestruale semplicemente non c’è!

L’embrione nelle primissime fasi dell’annidamento si nutre delle cellule dell’endometrio ma poi passa a nutrirsi del “latte uterino” (ovvero della secrezione delle ghiandole e dei condotti uterini); il feto, invece, si nutre attraverso il cordone ombelicale grazie al quale riceve il nutrimento che si basa su ciò di cui si alimenta la madre.

Se il sangue mestruale fosse buono per la pelle perché non abbiamo vulve sempre giovani?

Ci avete mai pensato?

Se davvero applicare il sangue mestruale sulla pelle la rendesse più giovane, la nostra vulva (che sta a contatto con il sangue mestruale 24 ore al giorno per 5 giorni al mese, almeno nel caso di coloro che usano assorbenti esterni o intimo mestruale) non invecchierebbe mai!

E invece non è così: anche la zona più a contatto al sangue mestruale durante anni e anni della nostra vita non mostra cambiamenti positivi legati a questa esposizione.

La pelle assorbe il sangue mestruale?

No, la pelle non assorbe il sangue mestruale che viene applicato sul viso.

Se ci applichiamo il sangue delle mestruazioni in faccia, quindi, questo resterà lì finché non lo togliamo lavandolo via ma non verrà assorbito.

Applicare il sangue mestruale in faccia può avere dei rischi?

Non dovrebbe se la pelle non è lesa e se il sangue mestruale è della stessa persona che se lo applica.

Se la pelle è lesa (da acne, eczema e altri problemi alla pelle), invece, ci possono essere dei rischi perché batteri e le colonie di funghi della vagina potrebbero condizionare negativamente il microbioma del viso soprattutto se la barriera della pelle non è intatta.

Se ci applichiamo sangue mestruale che non è nostro c’è la possibilità di contagio di eventuali malattie sessualmente trasmissibili non diagnosticate (ad esempio la clamidia o la gonorrea poiché i virus che le provocano possono essere trasmessi attraverso il sangue mestruale).

Che ne pensano i dermatologi?

La dottoressa Heidi Waldorf è d’accordo nel dire che applicare sangue mestruale sulla cute di una persona con acne, aczema o comunque un problema alla pelle può essere rischioso per via dei batteri che possono penetrare con facilità nella cute lesa.

Anche la dottoressa Sacharitha Bowers, la dottoressa Rita Khodosh e la dottoressa Roxana Daneshjou sostengono che si tratti di una pratica inutile poiché il sangue non è in grado di penetrare nella pelle.

Da dove arriva la credenza che il sangue mestruale possa ringiovanire la pelle?

Probabilmente questa pratica si basa su un’interpretazione sbagliata dell’uso delle cellule staminali e delle iniezioni di plasma ricco in piastrine (PRP) che stimolano la rigenerazione dei tessuti: nella PRP, però i componenti del sangue vengono separati, il plasma viene arricchito con fattori di crescita e in seguito viene applicato o iniettato nella pelle in un ambiente sterile e controllato.

Può essere dovuta anche alla pratica di fertilizzare le piante con il sangue mestruale: nella teoria questo si fa perché il sangue contiene tre sostanze (nitrogeno, fosforo e potassio) che sono importanti micronutrienti per le piante; tuttavia non ci sono (ancora) studi scientifici in grado di supportare questa pratica che, come spiegato in questo articolo, non è comunque priva di rischi.

Sporcarsi il viso di sangue mestruale è pericoloso?

No.

Un conto è sporcarsi durante il sesso o tingersi simbolicamente per protesta: in questi casi il sangue mestruale è poco e rimane sulla pelle per poco tempo.

Il rischio esiste quando:

  • il sangue rimane sulla pelle per lungo tempo
  • la pelle è lesa o ha patologie
  • il sangue non è il nostro

[Fonte – “The Vajenda” (7 marzo 2021) – Dr. Jen Gunter]

Le informazioni ed i consigli offerti su questo sito assumono carattere generale e prescindono da un esame specifico di singole problematiche soggettive e, pertanto, non sostituiscono in alcun modo i consigli del vostro medico curante o specialista. I suddetti contenuti, le informazioni ed i consigli offerti non sono da intendersi, pertanto, come universalmente idonee e/o corrette, nè come diagnosi e/o prescrizioni per problemi di salute. A tale riguardo si precisa che il sito mestruazionisenzatabù.it non può essere ritenuto in alcun modo responsabile per le informazioni che dovessero rivelarsi soggettivamente inappropriate o involontariamente dannose per singoli soggetti

Di Stella Fumagalli

Classe 1986, scrivo su diversi blog dal 2011. Sono un'appassionata di scienza, femminismo, animali, film horror e tatuaggi. Amo leggere, odio cucinare, sono intollerante con chi non tollera. Stay human.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *